sabato 5 aprile 2014

Berlusconi ripensaci

E' giunto il momento di affrontare il mio primo post puramente politico, a cui cercherò di dare una impostazione generale, e poi magri affronteremo singole questioni.

Innanzi tutto per ogni avvocato l'attrazione per la politica ha un ché di fatale, ed io non faccio certo eccezione.

Senza volermi paragonare ai grandi avvocati, che sono stati anche illustri politici, anch'io, nel mio piccolo, ho avuto la mia esperienza politica (consigliere comunale), attratto dalla voglia di esprimere le mie opinioni soprattutto su quel che accadeva nella mia città, Orvieto, una città in cui la sinistra ha dominato per circa 60 anni consecutivi, determinando un paradigmatico impoverimento dell' economia della città, e anche della libertà di espressione dei suoi cittadini.

Esagerato, direte voi, addirittura vorresti dirci che ad Orvieto la gente non ha potuto esprimersi liberamente perché c'erano i comunisti che mangiavano i bambini... sei peggio di Berlusconi!

Eppure la mia non è solo un opinione personale, ma una testimonianza confermata da libri, giornali e pubblicazioni; l'esempio più concreto di quanto vi dico è rappresentato dal libro di Claudio Lattanzi intitolato Orvietopoli, 2010, Ed. Intermedia, in cui ho avuto l'onore di essere stato citato persino personalmente (pag. 9 e 261). Leggetelo, per rendervi conto di quello che è stata la città di Orvieto, nel periodo che va dall'inizio degli anni '90 al 2010, anno di pubblicazione.
In questo libro si traccia un profilo della sinistra orvietana tanto impietoso, quanto veritiero (qui un'intervista  riassuntiva dell'A.); un ritratto che, modestamente, avevo più volte anticipato in alcuni miei scritti, pubblicati dai giornali on-line locali come Orvietosi.it, Orvietonews.itTuttorvieto.it, o atlantidemagazine.it.

Claudio Lattanzi ha ammirevolmente rimesso insieme i vari pezzi del mosaico che il sottoscritto (insieme ad altri ben si intende) aveva da sempre denunciato, mettendoci anche del suo con un'ottima investigazione giornalistica e relativi riscontri.

Il libro di Lattanzi è zeppo di dettagli, documenti, nomi e cognomi, e riferimenti precisi che hanno del clamoroso; troppo precisi per essere falsi, ed infatti nessuno si è mai sognato di querelarlo o di condannarlo per diffamazione a mezzo stampa (Lattanzi ha poi pubblicato libri di inchiesta sempre molto interessanti sull'Umbria e da ultimo la "Zarina Rossa"  libro su Maria Rita Lorenzetti, Governatrice dell'Umbria per più legislature, di recente arrestata per associazione a delinquere, corruzione ed altri reati molto gravi).

Per me quindi l'anticomunismo di Silvio Berlusconi dipinto in modo caricaturale dai media di sinistra è stato invece il primo punto di contatto politico, perché io, anziché sorridere di queste caricature, avevo vissuto sulla mia pelle proprio quelle "mangiate di bambini" che i media dipingevano in modo ironico e sapevo bene di cosa parlava il Cavaliere...

Anzi, più attaccavano Berlusconi, più capivo la loro ipocrisia e il loro vergognoso doppiopesismo, specialmente quando poi ad Orvieto succedeva che il segretario del PCI-PDS-DS-PD era anche il titolare della società che ha acquistato all'asta un terreno su cui poi guarda caso è stata realizzata l'Ipercoop di Orvieto, o come è stato a livello regionale per Rita Lorenzetti che si adoperava per far lavorare il proprio marito ingegnere nelle ferrovie o durante il terremoto, oppure, a livello nazionale, con Fassino che diceva a quel gentiluomo di Consorte "abbiamo una banca"... Volete che accetti da questa gente lezioni di  morale o di conflitto di interesse? Suvvia siamo seri !

E' stato quindi del tutto naturale per me schierarmi nel centrodestra prima, e poi entrare in Forza Italia (quella del '94). Esattamente sono entrato nel 1997, prendendo la mia prima tessera.

Per chi come me è di ispirazione liberale le promesse di Berlusconi erano miele: meno stato, più mercato, più sviluppo, meno tasse per "Totti", ecc. ecc.

Del resto non ho potuto pentirmi di quello che è stato Berlusconi, anzi, finché c'è stato lui, il vero lui, io e la mia famiglia abbiamo prosperato (così come la maggioranza degli italiani), e non ho mai avuto modo di non condividere e men che meno di contestare  le sue azioni, persino quelle che hanno riguardato la sua mostruosa e anomala vicenda giudiziaria, che reputo una vergognosa storia di malagiustizia,  su cui magari ritorneremo nelle occasioni a seguire e da valutare più dettagliatamente in altri post.

"Le convergenze pareallele", come si usa  dire in politichese, sono cominciate a venire meno con il grande Silvio Berlusconi quando non ha saputo opporsi a Fini, a Napolitano, a Monti, alla Merkel e a Sarkosì, ed in generale a Bruxelles, e alla eurocrazia che oggi ci sta minacciosamente affamando.

Non ho condiviso per prima cosa la reazione al tradimento di Fini soprattutto con la soluzione adottata: anziché andare a cercare i voltagabbana dell'altro schieramento come Scilipoti, o De Gregorio, sarebbe stato molto meglio dimettersi, andare dal Presidente della Repubblica e chiedere nuove elezioni. Prima o poi alle elezioni ci si sarebbe andati, e avrebbe stravinto un'altra volta, contro Fini e contro tutti, come sempre.


Questa è stata la sua prima mossa che non ho condiviso e, pensandoci bene, si è trattato di un vero e proprio bivio per il centrodestra italiano, perché da quel giorno in poi sono cominciate le maggioranze ballerine, le liti con Tremonti, la lettera della BCE, con annesso il ricatto nazionale dello spread.

Anche in questo caso non ho proprio capito perché Berlusconi dopo esser stato "fatto fuori" dalla Commissione Europea, dalla BCE, e dalla Merkel, perché voleva che nel fiscal compact fosse valutato anche il risparmio privato degli italiani (la nostra grande risorsa) ed il "nero" della nostra economia nel rapporto deficit pil al 3%, ha invece accettato sommessamente, quasi come fosse una liberazione, l'ascesa di Monti, il quale, insieme a  Napolitano , e al grido di "ce lo chiede l'Europa", ci ha massacrato come popolo e come nazione.

Avrei potuto capire di più Berlusconi se all'inizio della tragica esperienza del governo Monti avesse voluto dare un certo margine di manovra al governo tecnico, ma poi, a un certo punto, resosi conto di quello che stavano facendo con l'IMU e tutto il resto, avrebbe dovuto immediatamente staccare la spina (nel mio piccolo me ne ero accorto anch'io già dal 29/10/2012) e chiedere di andare a votare, e quindi non posso perdonargli di avere consentito il massacro di tutti noi per fare un favore a Brusselles, e soprattutto ai tedeschi, nostri concorrenti da sempre sul manufatturiero,

E infatti sono riusciti nel loro intento sovversivo, se è vero, com'è vero che oggi, in Italia, ed in particolare in alcune zone del paese prima fiorenti e produttive, l'industria manifatturiera non esiste proprio più, grazie alla cura letale di Napolitano, Monti, Fornero, Severino ecc. ecc., che per me dovrebbero essere tutti processati per alto tradimento degli interessi del popolo italiano.


Lo stesso errore si è ripetuto poi con il governo Letta, ma a peggiorare le cose ci sono stati per Berlusconi anche atteggiamenti ondivaghi e contraddittori che lo hanno dipinto ai miei occhi come una persona debole e confusa, probabilmente anche a causa della situazione giudiziaria sua personale, che stava peggiorando vistosamente di giorno in giorno.

Per fortuna, ad un certo punto, ci ha pensato Brunetta a convincerlo a far cadere Letta e compagnia massacrante; Brunetta per questo (e per altri motivi) è ancora una delle poche persone che continuo a stimare in Forza Italia, anche se il cambiamento di rotta è avvenuto troppo tardi ed a tempo ormai decisamente scaduto, ma soprattutto il cambiamento del PDL e di Forza Italia non è andato nella direzione che più mi aspettavo.


Infatti, dopo tutto quello che era successo con l'Europa, che è stata la vera artefice del tramonto politico del governo Berlusconi, ultimo eletto dagli italiani, mi sarei aspettato un Berlusconi d'assalto contro la Troika affamatrice di popoli, contro questa Unione Europea forte con i deboli e debole con i forti; soprattutto mi sarei aspettato un Berlusconi contro l'euro, una moneta che per l'Italia e gli italiani è stata una vera e propria disgrazia, perché costruita ad uso e consumo delle economie germanocentriche.

E invece no; pur mantenendo un atteggiamento vagamente critico nei confronti delle politiche europee e soprattutto nei confronti dell'austerity, peraltro praticata in una fase già depressa economicamente, non si è saputo tirare fuori che uno slogan generico e cerchiobbottista (piu Italia in europa, meno Europa in Italia), che non sembra preludere a nulla di concreto se non addirittura a chiedere più europa, con una BCE che è già ampiamente in mano ai tedeschi e che dovrebbe assumere ancora maggiori poteri; il tutto ovviamente dando per scontato che i tedeschi e le oligarchie tecnocratiche europee siano disponibili a calarsi le braghe e a dire prego, accomodatevi, avevate ragione voi, ci sobbarchiamo i vostri debiti ed i vostri problemi! Via, non mi sembra gran che' praticabile...
Inoltre questa posizione di Berlusconi e di Forza Italia mi sembra isolazionista nei confronti del restante schieramento di centrodestra, che invece chiede di uscire dall'euro (tranne NCD, che però più che centrodestra è un associazione di poltronisti).

Attualmente quindi mi sento una specie di personaggio in cerca di autore, pirandellianamente parlando, perché ho difficoltà a riconoscermi in Forza Italia e nei personaggi che la stanno animando, come la Santanche', la Comi, la Biancofiore, oppure quel fulmine di guerra di Toti, che dà  sonnolenza solo a sentirlo.


Giovanni Toti, attuale coordinatore nazionale di F.I.
Ma non mi riconosco nemmeno nella lega nord o in Fratelli di Italia, perché li ritengo non del tutto adattabili ai miei  principi liberali e cattolici.

Insomma mi piacerebbe che Berlusconi tornasse ad essere quello del '94, terrore della sinistra, alfiere dell'Italia e degli Italiani in Europa e nel mondo, guardando soprattutto agli interessi economici della nostra nazione, che non sono di certo quelli dell'euro e della gentaccia che sta a Brusselles.








1 commento:

  1. L’Italia assomiglia sempre di più a un paese in cui i magistrati hanno pieni poteri sulla reputazione di una persona, sulla carriera di un politico, sulla vita di una fabbrica. Senza doverne rispondere. Senza garanzie per l’accusato. SONO IL DOTT. FUCCI ALESSANDRO-PRESIDENTE DELLA AS. LIM ITALY-ASSOCIAZIONE LIBERI IMPRENDITORI ITALIANI CHE TUTELA IL MADE IN ITALY E LE LIBERE IMPRESE ITALIANE CONTRO GLI ABUSI DI POTERE-SONO RIMASTO VITTIMA DI DUE INCRESCIOSE VICENDE-LA PRIMA INERISCE LA MIA FIRMA FALSA APPOSTA AD UN CONTRATTO DI LOCAZIONE-MI HANNO INDEBITAMENTE PIGNORATO 8 CONTI CORRENTI BANCARI-LA SECONDA RIGUARDA UNA BARCA DI PROPRIETA' DELLA MANAGEMENT E PARTNERS SRL -UNA SOCIETA' DEL MIO GRUPPO-ORMEGGIATA IN UN CANTIERE NAVALE-ABBIAMO CHIESTO DI RITIRARLA CE LO HANNO IMPEDITO E VOGLIONO MOLTI SOLDI PER RESTITUIRCELA-NON HO ANCORA AVUTO GIUSTIZIA -MI AIUTI-PER APPROFONDIMENTI E SINERGIE MI CONTATTI AL N. 3318265363.

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